Val d'Ultimo - Ultental

Poco dopo l'inizio della Val Venosta dal piccolo paese di Lana si imbocca la strada che ci porta in Val d'Ultimo. La valle è lunga poco meno di quaranta chilometri. E' una valle chiusa ma, forse, è stata proprio questo suo isolamento a preservarne il carattere e quel senso di "essere fuori dal tempo" che la rende unica. La Val d'Ultimo – Ultental in lingua tedesca - è uno scrigno prezioso incastonato tra le provincie di Bolzano e Trento. È luogo di foreste, montagne, torrenti e pascoli nascosta tra val d'Adige, la val di Non, la val Solda e chiusa a ovest dell'imponenza del Parco dello Stelvio con le sue vette a tremila metri. Nella valle dal nome estremo si vive una dimensione a misura d'uomo, capace di cambiare la percezione delle cose: basta andarci per capire che il turismo è importante, ma non una questione di sopravvivenza. Entrarvi (anche dalla bellissima strada che viene dalla Val di Non in Trentino), significa concedere allo sguardo di aggrapparsi ai masi che si stagliano anche sino a 1.800 metri. Come un tempo, la stalla, il fienile e l'abitazione si inseriscono nel paesaggio insieme: gli "ultimi" sanno bene quanto ciò sia importante per la sopravvivenza di una storia non adulterata, se è vero che metà della popolazione vive e lavora lì, in comunione con le alte terre. Pensiamo al fatto che qui l'alta stagione è sempre: l'autunno, ad esempio, quando è difficile trovare un posto libero perché invece di chiudere, la valle si trasforma in una tela appena dipinta, le conifere offrono una straordinaria tavolozza che trasforma completamente il paesaggio. Quando inizierete a risalire la strada che porta a Santa Gertrude, uno dei tre centri abitati che costituiscono il comune di Ultimo, all'improvviso capirete di essere nelle "terre lontane", per dirla alla Walter Bonatti - coinvolti in un viaggio che porta, "verso l'infinito e oltre".
Da non perdere assolutamente a St. Gertrude una visita ai tre larici ultra millenari, veri "guardiani" della valle.


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